Vista la mia latitanza dal blog per un po' di tempo ho deciso di scrivere l'ennesimo post di odio (sentimento che in queste settimane mi riempe le giornate) nei confornti di una persona che odio da diversi anni oramai. Il post lo dedico al mio amico Davide, che la birra lo abbia in gloria.
Se dovessi chiedere chi è la vera metastasi della tv, reality a parte, la risposta che mi attenderei sentire è Maurizio Costanzo. Elenco i vari motivi per cui lo odio:
1) ha creato buona domenica che tutt'ora, anche senza la sua esperta guida, continua ad essere quella massa informe di troie, stupidità, luoghi comuni, trenini, canzoni dell'800 e chi più ne ha più me metta;
2) Demo Morselli e la sua cazzo di orchestra;
3) il suo finto buonismo e suoi programmi di merda quale altrove-liberi di sperare che tolgono spazio a media shopping ed i suoi lettori dvd della majestic;
4) il modo in cui sorride fintamente;
5) l'aver inserito nel palinsesto televisivo sua "moglie" che è un cancro peggiore di lui;
6) ancora Demo Morselli (questa volta per i suoi baffetti di merda);
7) la sua falsa apertura al dialogo che in realtà si traduce in un continuo incalzare le persone che non la pensano (giustamente) come lui;
8) il fatto che riesca a coprire assieme a sua moglie il circa 8 ore al giorno in televisione.
Avrei voluto mettere altro ma magari poi lo legge e mi fa causa. Meglio, mi denuncia per lesa maestà. Ho finito.
Benvenuti
mercoledì, novembre 29, 2006
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Dedicato ad un ragazzo disabile |
giovedì, novembre 09, 2006
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Oggi me la prendo con la tv |
Sarete già incautamente capitati nella programmazione di rai uno diverse volte e diverse volte avrete visto il programma che fu di Amadeus ed ora condotto da Carlo Conti. Io ci capito ogni giorno visto la videodipendenza di mia mamma per i programmi televisivi di tipo "quiz" (spesso e volentieri la nostra presenza nella sua interattività con la tv è ininfluente o scocciante) e devo ammettere che il programma, specialmente per quel che riguarda il gioco finale è carino. Potrei spiegarvi come mia mamma scoperse il digitale terrestre ancora prima degli altri (parlare ed incitare i concorrenti di un quiz è per me una prova della tesi che ho appena esposto), ma vorrei soffermarmi sul "La ghigliottina", degno finale di questo programma... Per chi non lo conosce, il gioco consiste nel riuscire a trovare una parola connessa ad altre cinque. Generalmente la logica dietro la quale si nasconde la parola misteriosa è qualcosa di incredibilmente contorto ed oltretutto vedere che Carlo Conti ti spiega il tutto, con una certa arroganza è abbastanza avvilente. Sarebbe bello fargliela pagare, e l'idea mi è venuta in questi giorni e si articola in questo modo:
a) iscriviamo Marco Brogiato al gioco;
b) speriamo che riesca ad arrivare fino alla fine;
c1) Marco indovina la parola misteriosa e ci porta tutti al perlino, in modo da ripagare anche chi gli ha offerto una serata il cui costo pare oscilli da 15 a 347 euro, ben spesi, perchè in certe serate non è un problema, quando si inizia è sempre un dispiacere non offrire agli AMICI;
c2) Marco non trova la parola misteriosa e ne scrive un'altra tipo figa, cazzo o merda, che tanto si riesce sempre a trovare un nesso e, dopo le proteste di Mr. lampada in merito allo scritto inizia ad incalzare il buon presentatore con i suoi "ah no?" "davvero?", facendo notare la stretta connessione della parola da lui scritta con le altre...
Una serata può costare da 15 a 347 euro, ma la polemica non ha prezzo!
venerdì, novembre 03, 2006
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La casa del diavolo |
Visto che noto con profondo piacere che gli ingressi continuano a salire (siamo quasi arrivati a quota 2000) devo sicuramente scrivere qualcosa per non deludere i miei piccoli et allegri fans che sono arrivati perfino a fermarmi per strada e farmi i complimenti.
Oggi vi parlerò della casa del diavolo, secondo film del simpatico Rob Zombie. La casa del diavolo è il sequel della casa dei 1000 corpi che potete tranquillamente risparmiarvi, in quanto un simpatico B-movie di dubbio gusto. Il buon Rob con questo secondo lavoro riesce a far perdere l'unica cosa di decente che aveva costruito nel primo, ovvero una ironica vena di violenza che sfocia nel grottesco. Questo allegro ammasso di ovvietà (inserite certamente per citare la filmografia di genere) risulta fiacco ed inutile. Oltretutto il film è un road movie e quindi anche il nome è una cazzata, dovuta invero a chi i titoli li traduce, come sempre di cazzo.L'unica cosa di reale interesse è la consorte del regista, incapace quanto buona, che compare oltretutto con il nome di Sheri Moon Zombie (non credo che si siano sposati con il rito cristiano però sarebbe bello pensarlo) come se Zombie fosse il vero nome del pirla. Mah.