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Blog composto da emozioni per dare un senso al mio disagio di giovane vecchio.

lunedì, gennaio 07, 2008

Questa pazza, pazza Barcellona



Questo post rappresenta la risposta unica alle due domande che ultimamente mi vengono proposte ovvero:

Com’è andata a Barcellona?
Perché non aggiorni il tuo blog?

Bene, l’assenza dalle mie pagine virtuali verrà premiata con un breve riassunto delle giornate catalane, giorno per giorno. Cazzi vostri, aggiungerei.

Day 1 (il viaggio della speranza)

Al fine di prendere il terribile aereo delle 16.00 a Venezia ci tocca prendere il treno che parte alle 07.16 da Merano per far sì che non si perdano le coincidenze che provocherebbero uno scazzo generale. Grazie alle F.S. arriviamo a pelo. Spero Muoiano tutti.
In Aeroporto mi meraviglio del fatto che un bicchiere di bianco costi davvero un cazzo, meraviglia che scompare al terzo giro. Nel mentre, nel parcheggio dello stesso, Michele Mirabella, quello di Elisir, si prende un palo da chilo da una figa troppo figa e giovane per lui. Un Dio esiste, talvolta. L’aereo non cade facendo sì che un Dio esista per una seconda volta.
Arriviamo a piazza di Spagna (italianizzare i nomi sarà fondamentale nella fase descrittiva), ci laviamo e per la quasi totalità dei partecipanti al viaggio decidiamo di andare a fare un primo sopralluogo. Ci perdiamo in molto poco, troviamo un paio di locali carini, facciamo conoscenza della Rambla e acquistiamo del Vernel.
Alle 3 tutti a nanna. Ciccio perde a superbriscola il letto migliore dei due a nostra disposizione, diventando il mio personale scendiletto.



Day 2 (la serata della merda)

Partiamo in direzione Sagrada Familia e dopo aver accertato le 2 ore di fila per entrarci ed il costo di euro 8 proseguiamo per Parco Güell e li ci accorgiamo di quando Barcellona è bella. Pieno di gente, turisti italiani per la maggior parte, il parco offre un visuale notevole della città catalana. In momento di estasi mi accorgo che nel parco stesso scorrazzano due uomini nudi. Nella piazza centrale del parco ci sono anche degli allegri ciellini che fanno dei balli. Mi viene da vomitare.
Terminata l’escursione andiamo verso la Rambla dove riesco a prelevare, non senza difficoltà, venendo deriso. Avrò la mia rivincita.
La sera ci perdiamo per la Barcellona cara, cara davvero. Veniamo molestati da una serie infinita di bagascioni; il buon Pepi perderà, si è scoperto in seguito, la possibilità di procreare. A parte questo non succede nulla di particolare e lo scazzo monta.
Bosh trama nell’ombra.



Day 3 (il riscatto)

Io, B ed Ema partiamo per la passeggiata di Grazia (Passeig de Gracia) e visitiamo la zona bene oltre che le due case più famose progettate da Gaudì, ovvero la casa Batilò e la casa Milà. Belle, belle davvero. Io e B iniziamo a diventare nervosi perché in sta cazzo di città non ci sono sigarette. Troviamo le Cicche sulla Rambla e siamo meno nervosi. Perdiamo due ore per mangiare e torniamo nervosi. Mangiamo e la tensione scema. Ci riuniamo a Ceyc e Pep (Ventura) e dopo una paio di birre torniamo a casa. Mangiati e riposati ci muoviamo in una zona nuova, ricca di locali e divertimenti. Segnalo il locale “Bolsa” – Borsa ndr – dove meno un alcolico viene preso minore diventa il suo prezzo. All’interno di questo pub vi sono inoltre degli schermi che fanno gioire con pezzi di sigle famose tra le quali quella degli orsetti del cuore (los orsettos amorosos in spagnolo). Bosh, in serata di grazia, ci delizia con i suoi piccoli show.
Verso le 3 facciamo la conoscenza del Razzmatazz, mega discoteca con 5 sale diverse enormi e piena di pagnagna. Alle 7, non paghi della serata, io Cicciuzzo e B decidiamo di andare a vedere l’alba. Finiamo in una stazione della metrò scelta a caso dalla Roby ©, che si presenta come il buco del culo del mondo. Affino la mia già perfetta pronuncia catalana e abbiamo il piacere di vedere un bel paio di chiappe. W le chiappe.



Day 4 (il riposo degli onesti)

Prima di descrivere questo giorno vado a fumarmi una cicca che è meglio.

Terminata la sigaretta salto la descrizione di questa giornata che è un bel pacco. Unica nota positiva un allegro Irlandese che mostra con decisione il proprio pacco a le massacranti puttane della rambla che per una volta arrosiscono e la cosa è una gioia.



Day 5 (l’alba di un nuovo anno)

La giornata trascorre in letizia e serenità.
Dopo aver spulciato qualche forum decidiamo di trascorrere il capodanno al porto olimpico dove, e qui cito, si trovano alcolici e sesso a volontà.
Alle 23.59 ci accorgiamo che non è proprio così. Neanche i fuochi, porca troia. Ci dirigiamo verso la solita fottuta, cazzo di rambla. Nel mentre conosciamo Cinzià, Ruttolon e Pepè, il più scalmanato dei tre. Il posto da noi accuratamente evitato è in realtà sodoma e gomorra e la cosa ci fa un pelo intristire. Bosh ci fa presente la cosa, giusto due o tre volte. Dopo qualche augurio più o meno sentito con perfetti sconosciuti ci dirigiamo al Razz. La serata decolla, e descriverla sarebbe complesso ma posso inserire due o tre punti che, per chi c’è stato, rappresenteranno momenti che mai scadranno, o forse no, in un do you remember clamoroso:
- Io e mister B. facciamo conoscenza di una allegra barista che ha soggiornato in Italia per due mesi e che parla perfettamente la nostra lingua. Continuo a sfoggiare il mio perfetto catalano, mi imbarco in una conversazione in inglese (non capendo che lei parla la mia lingua) e la poveretta, per azzittirmi ci offre due shortini a testa di Jack che sommati ai diversi cocktail da noi ingurgitati ci rendono particolarmente alticci;
- Le Froce non sono simpatiche così come le loro amiche cattocomuniste;
- Ciccio ci porta ad una fase di imprevedibilità piuttosto forte grazie ad un simpatico scambio italo-francese;
- Bosh mostra delle conoscenze giuridiche niente male ma alla fine è tex che deve decidere…
- Non tutte le donne sono belle e difficilmente riesco a prenderle al volo quando si buttano dal cubo;
- Paolone prega il suo Dio parafrasando Platoon.



Day 6 (la città meno cara)

La giornata è piacevole, il tempo clemente come sempre e non succede una cippa di cazzo. Almeno mi pare. La sera scopriamo uno dei posti più incantevoli di Barcellona, il bar Marsella, vecchio pub molto in voga durante il periodo dei poeti maledetti e dove l’assenzio spacca il culo. Da vedere. Facciamo un altro paio di giri “giusto per dire che siamo vivi ™”.



Day 7 (la giornata del turista)

Giriamo per la città in Tourist mode e visitiamo le ultime due o tre cose che ci mancano. La sera scopriamo uno dei posti forse più caratteristici della città catalana, ovvero la pecora negra, dove si beve si balla e ci diverte. Mortacci loro proprio l’ultimo giorno.



Fin

4 commenti:

Bosh mostra delle conoscenze giuridiche niente male ma alla fine è tex che deve decidere…

lololololol

Grandissimo post... per chi c'è stato è una poesia.

Anonimo ha detto...
08 gennaio, 2008 18:33
 

Che bel viaggio!

Anonimo ha detto...
10 gennaio, 2008 15:02
 

welcome back..
spero mi abbiate portato qualche peletto femminile per la mia collezione..

salute e serenità

cit. "Che bel viaggio!"

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